venerdì 26 dicembre 2008

Roma sommersa dalla pioggia......





Una parte di Villa Pamphili è stata ricoperta dall’acqua, trasformandosi in un grande lago, i muri di cinta della villa in alcuni punti non hanno più tenuto e si è allagata anche via Vitellia che la costeggia. Bloccati i residenti per tutta la mattinata nelle loro abitazioni. Dalle 6, nella zona tra via Vitellia e via Pio Foa, è mancata la corrente elettrica e di conseguenza il riscaldamento in abitazioni, negozi e bar…
Invasi dall'acqua case e locali al livello della strada, automobili che galleggiano nei garage e strade con acqua alta tanto da coprire le auto per metà della loro altezza. È intervenuta la protezione civile che è riuscita però a fare ben poco.
È stata sgomberata anche l'ex sede del ministero della Salute.
Alemanno ai cittadini: « non uscite».
Dopo 50 giorni di pioggia e neve che non hanno risparmiato alcuna parte del paese l’11 e il 12 dicembre Roma è stata “sommersa” dall’acqua…Il “biondo” Tevere ha dato preoccupazioni a tutti i romani che per giorni sono stati sulle sue rive a guardare il livello dell’acqua salire fino 12 metri e 49 centimetri.
Il piano d'emergenza per la piena del Tevere non è durato a lungo e i cittadini erano stati tranquillizzati dai tecnici della Protezione civile, i quali avevano garantito che non ci sarebbe stata «una vera e propria esondazione. Dentro la città, dove ci sono gli argini, la situazione è sotto controllo».Anche se per misura precauzionale i vigili urbani hanno interdetto il passaggio pedonale su alcuni ponti nel centro della città.
L'Aniene invece è esondato e via Tiburtina è stata allagata e chiusa al traffico tra ponte Mammolo e il Grande raccordo anulare.
Il pauroso spettacolo che ha portato molti sul lungotevere come alla prima di un film sono stati i tre barconi che hanno mollato gli ormeggi e si sono incastrati sotto le arcate del ponte di castel Sant'Angelo.
La piena del Tevere è proseguita per tutta la serata di venerdì, aumentando di circa quattro centimetri l'ora il livello del fiume.
Nel pomeriggio erano iniziate le prime evacuazioni. «Le situazioni più critiche si sono avute nel IV e V municipio a causa di allagamenti in alcune aree dove sono state sgomberate circa 1000 persone poi ricoverate alla Fiera di Roma e in altre strutture». Sgomberate anche alcune abitazioni alla Magliana, nella periferia ovest di Roma a causa dei rigurgiti fognari, in quanto l’acqua non veniva più drenata dal sistema fognario e sgorgava in strada, per questo in via precauzionale alcune abitazioni in via Pian Due Torri sono state sgomberate, come spiegano i vigili del fuoco.
Ma il maltempo purtroppo non ha portato solo paura e curiosità, ma anche morte. In un sottopasso della provincia romana, a Monterotondo, una donna muore, intrappolata nella sua auto sommersa dall’acqua in un galleria. Un’altra vittima del maltempo,il cui corpo senza vita è stato recuperato dopo 11 giorni nel Tevere, è Vincent Wall il turista irlandese di 27 anni caduto nel fiume in piena, la notte tra il 12 ed il 13 dicembre scorsi. Il corpo del ragazzo è stato ritrovato dai vigili del fuoco su una sponda, all'altezza dell'Isola Tiberina. Wall, con ogni probabilità ubriaco, era in compagnia di un amico quando si affacciò per vedere il fiume, in quei giorni alle prese con la piena dovuta al maltempo, e cadde in acqua, proprio nei pressi dell'Isola Tiberina. L'irlandese era a Roma con una compagnia di amici per un matrimonio.

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